Shaolin TaiZu Chang Quan
Per una esposizione chiara dello stile Chang Quan
bisogna spendere molte parole, poichè dalla prima metà del secolo
scorso (dal 1921 circa) molta confusione è stata generata intorno
alla corretta definizione di questo stile, e capirne le
caratteristiche e i principi fondamentali, ad oggi, non è cosa
immediata.
Chiunque navighi su Internet cercando di capire
cosa sia il Chang Quan viene deviato su siti che, partendo dalla
definizione di "Boxe Lunga", fanno capire come per "Chang
Quan" si intenda un insieme di più stili con caratteristiche simili,
cioè posizioni basse e molto larghe, tecniche di braccia continue e
anch'esse ampie, spesso "a mulinello" o comunque con la completa
estensione delle braccia per portare le tecniche, ed elencano una
successione di stili facenti parte della "categoria Chang Quan".
In realtà dobbiamo fare delle precise distinzioni
all'interno di ciò che comunemente viene inteso Shaolin Chang Quan.
Effettivamente il termine Chang Quan si può
letteralmente tradurre come "Pugno Lungo", ma il concetto per
capirne il senso non va ricercato nei movimenti intrinseci dello
stile, poichè il 90% degli stili del Nord accomunano "Posizioni
basse e molto larghe e tecniche di braccia continue e allungate".
Da qui la prima confusione, siccome sono
moltissimi gli stili con queste caratteristiche, Chang Quan va a
definire una "famiglia" di stili e non uno stile solo, a
questa errata conclusione purtroppo sono pervenuti moltissimi
maestri occidentali che insegnano questo stile.
Il concetto di Chang Quan invece va tradotto sì
come "Pugno Lungo" ma inteso come "Boxe a Lunga Distanza" cioè i cui
principi sono utili per combattere in spazi aperti, dove la distanza
che si deve coprire permette una rapida estensione degli arti per
colpire l'avversario e abbastanza spazio intorno per "ritirarsi",
cioè compiere manovre evasive, indietreggiare, girare intorno, e
soprattutto, abbastanza spazio per poter accumulare forza inerziale
delle braccia sufficientemente intensa per colpire l'avversario in
maniera dirompente, e questo nello stile, viene ottenuto tramite
veloci rotazioni del bacino, delle spalle e delle braccia che
necessitano quindi (come principio derivato) di movimenti ampi.
Infatti il Chang Quan si distingue, all'interno
degli stili di gongfu cinesi, dal meno noto, Duan Quan "Pugno Corto"
o Duan Da Quan "Boxe a Corta Distanza"; quindi non è una "famiglia
di stili", ma uno stile ben preciso, con riferimenti storici e
principi chiari.
Nel 960 d.C. in Cina ascende la dinastia Song, il
cui primo imperatore Zhao KuangYin era un valente esperto di
gongfu, praticava uno stile caratterizzato infatti da posizioni
lunghe e da tecniche allungate, movimenti ampi e repentini, agili e
veloci, quello stile da allora fu chiamato TaiZu Chang Quan,
Pugilato a Lunga Distanza del Grande Antenato.
Infatti l'imperatore Zhao KuangYin volle assumere come nome
dinastico quello di TaiZu, titolo che
significa proprio "Grande Antenato".
Ovviamente i principi di quello stile, lo stile
praticato proprio dall'Imperatore, diedero fama e gloria a chi
diceva di saperlo praticare (spesso falsamente...), così che i
fondamenti di quello stile si sparsero nella regione ed erano
moltissimi i praticanti che desideravano apprenderlo.
Nel 1600 in Cina si diffuse un testo col nome di
"JiXiao Xin Shu" (Canone
Strategico sull'Efficacia delle Discipline Militari) scritto da una
famoso Generale Cinese della Dinastia Ming,
Qi JiGuang, che raccolse in una analisi
critica le diverse discipline militari presenti all'epoca e la loro
effettiva efficacia nel combattimento, un intero capitolo era
dedicato agli stili di gongfu più efficaci in combattimento e fra
questi era nominato il TaiZu Chang Quan, la cui forma principale,
preferita dall'Imperatore KuangYin, era composta da 32 tecniche.
Già
a quel tempo, il generale JiGuang denunciava una pericolosa moda,
moltissimi stili di gongfu si stavano impoverendo di efficacia
perchè nelle scuole si volevano inserire troppi movimenti
"coreografici" da lui per primo definiti "fioriture", queste
fioriture danneggiavano la corretta trasmissione ed efficacia del
gongfu.
Arriviamo all'epoca moderna, nel 1926 a Nanchino
venne istituito, per volere del governo comunista cinese, il
Central Academy of Guoshu, Istituto preposto per definire i
vari stili di gongfu esistenti (sopravvissuti) in Cina e il
programma di diffusione di queste arti come insegnamento ginnico
nelle scuole (in realtà si definirono anche complessi programmi
politici per la propaganda del gongfu come modello salutistico
cinese da diffondere nel mondo esterno, in quegli stessi anni si
decise anche di ricostruire interamente il vecchio monastero di
Shaolin per dare lustro al vecchio gongfu Shaolin). Dal
1926 infatti, la Repubblica Popolare Cinese ufficialmente
istituzionalizzò il termine da indicare per il gongfu cinese in "ZhongGuo
WuShu", abbreviato in GuoShu, Arte Nazionale, unificando
definitivamente i vari termini che venivano usati in varie regioni,
come GongFu, WuYi, QuanFa, ecc. Venne stabilito che il GuoShu
dovesse essere insegnato nelle ore di ginnastica in tutte le scuole
del paese e per questo motivo vennero create a tavolino forme
didattiche prese dagli stili più famosi di gongfu.
Secondo molte fonti, moltissimi Maestri di gongfu
furono incaricati di entrare a far parte di questa commissione e
dovettero contribuire alla creazione di quello che successivamente
divenne il WuShu Moderno, però a costo di non insegnare più il
vecchio gongfu tradizionale per non andare contro i principi diffusi
dal moderno WuShu. A causa di questa imposizione, moltissimi
Maestri lasciarono la Cina per emigrare in America e in Europa,
dando vita a moltissime scuole di Gongfu (sopratutto in America) che
ancora insegnano il vero e autentico gongfu tradizionale, con i
principi ed esperienze accumulate nei secoli, fino allora presenti.
Molti altri Maestri accettarono (data anche la fama e la diffusione
che il loro gongfu avrebbe avuto in tutta la Cina) e così il Central
Academy of Guoshu divenne il punto di ritrovo di moltissimi dei più
famosi maestri di gongfu dell'epoca (diventati, forse, proprio a
causa di questa partecipazione...) quali:
Zhang Zhijiang, Zhu Guofu (XingYi Quan), Wang
Ziping (Shaolin, Shuaijiao), Li Jinglin (il vicedirettore
dell’Accademia, fondatore dello stile Li di TaiJi Quan, maestro di
Gunshu, Jianshu, Lancia, Tuishou), Yang Chengfu (Yang TaiJi Quan, Gunshu,
Jianshu, Lancia, Tuishou), Sun Lutang (XingYi Quan, Bagua Zhang,
fondatore dello stile Sun TaiJi Quan, Gunshu, Jianshu, Qiangshu, Tuishou),
Ma Liangzhuan (Wushu Moderno), Wu Junshan (fondatore dello stile Wu di
TaiJi Quan, Bagua Zhang, Daoshu, Jianshu, Gunshu, Qiangshu), Chen Ziming
(Chen TaiJi Quan), Gao Zhendong (XingYi Quan), Huang Baijia (Bagua,
XingYi dei Dodici Animali), MaYingtu (Baji Quan, Pigua, Tongbei), Xu
Baolin (Zuiquan), e tantissimi altri talenti del Wushu.
L’Accademia costituì il punto di riferimento ed il centro orbitale del
mondo del Wushu, creando inoltre un luogo di scambio interculturale tra
differenti stili e Maestri.
A Taiwan il termine GuoShu è molto diffuso e
largamente preferito, è noto infatti che la maggior parte dei
programmi tecnici di WuShu Moderno vengono spesso adottati e diffusi
immediatamente proprio dagli Istituti di WuShu del luogo, molto
legati politicamente al governo cinese.
Tra le note più importanti di definizione del
Nuovo WuShu (WuShu Sportivo, Moderno) fu stabilita la divisione
fra stili (sempre tutti moderni, ridefiniti secondo i nuovi
parametri...) Shaolin e WuDang (suddivisione fatta non sui principi
interni/tecnici, ma unicamente per definirne la fonte buddhista o
taoista) e poi Chang Quan e Nan Quan, per indicare se fossero di
origine del Nord o del Sud della Cina.
Da qui in poi ecco come si spiega come mai
l'utilizzo del termine Chang Quan è diventato di uso comune per
indicare la "famiglia di stili di WuShu del nord" e tutta la
confusione da esso derivata.
Di fatto, il 90% di ciò che in Europa è arrivato sul gongfu, di ciò
che sono state le conoscenze diffuse e scritte su libri e giornali,
di quali fossero i capiscuola e i Maestri di riferimento per ogni
stile, derivano da ciò che il Central Academy of Guoshu (...il
Governo Comunista Cinese) stabilì di diffondere dal 1926 in poi.
"Dopo la morte di Mao e la caduta della Banda
dei Quattro nel 1976, i nuovi dirigenti cinesi si resero conto che il
Kung Fu era una vera miniera d'oro e che era assurdo lasciarla sfruttare
ad altri i quali , dopotutto, non avevano neppure il tempio Shaolin. Fu
così che Pechino decise di investire danaro per la riparazione e la
riapertura del tempio, che alcuni monaci vennero ripescati, riabilitati
e rimessi a vivere a Shaolin. E fu così che la povera, grigia DengFeng,
la cittadina ai piedi del Song Shan, la montagna sacra che nel frattempo
era stata spogliata di tutte le sue celebri foreste, fu messa sulla
carta turistica della Cina."
<<La Porta Proibita, Tiziano Terzani>>
Per molti il decadimento del gongfu tradizionale
cinese ha un luogo e una data precisa: Nanchino 1926.
A Shaolin a partire del 1980 circa, c'è stata
una volontà di ricostruire o almeno riavere una parte di
quell'antico bagaglio tecnico precedente la distruzione del tempio
di Shaolin del 1928 e ripulirsi un pò dalla moderna diffusione del
WuShu sportivo.
Ad oggi a Shaolin viene tramandato lo stile TaiZu Chang Quan, o
meglio, una sua ricostruzione basata però sulle ricerche dei
principi tradizionali rimasti descritti nei vari classici cinesi
sulle arti marziali. Viene considerato il primo fra le 18
famiglie di stili tradizionali tramandati nel monastero di Shaolin.
Si racconta che 16 fossero le forme che componevano anticamente
questo stile, ma purtroppo la maggior parte di esse è andata
perduta, solo 6 infatti sembrano essere rimaste (molto probabilmente
comunque ricostruzioni fatte successivamente) e sono:
1) TaiZu Xiao Zhan Quan (La Forma della Piccola Battaglia)
2) TaiZu Tai Zhan Quan (la Forma della Grande Battaglia)
3) TaiZu San Zhan Quan (La Forma delle 3 Battaglie)
4)
TaiZu He Zhan Quan (La Forma del Chiudere la Battaglia)
5) TaiZu SanShiEr Shi (La Forma delle 32 Posizioni)
6)
TaiZu BianGan (Il Bastone Corto di TaiZu)
L'allievo che presenta le caratteristiche
più idonee per l'apprendimento del TaiZu Chang Quan ha una
corporatura di media altezza, braccia e gambe robuste e
resistenti, ossa larghe e al limite anche leggermente
sovrappeso, lo stile infatti fa dell'uso della massa un buon
punto di partenza per lo studio della forza, ma non deve esserlo
al punto da risultare lento e impacciato nei movimenti che
invece devono poter essere fin da subito veloci e esplosivi.
Caratterialmente l'allievo presenta un atteggiamento devoto
verso la disciplina, con dedizione e costanza nell'allenamento,
attento alle spiegazioni teoriche e senza eccessive ambizioni di
completare il programma tecnico che invece richiede, nel tempo,
una attento e preciso studio dell'uso del corpo e
dell'espressione della forza.
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