Home Programma
Tecnico
Impostazione
Teorica
Corsi Stage e
Conferenze
Articoli Multimedia Links
Library
  ...pensieri FAQ
Circolo della Nuvola Bianca Lezioni Private Chat

Maggio 2010

Scuole di Stile e Scuole di Metodo

La diffusione del gongfu in Cina è molto capillare, in tutte le regioni esistono luoghi di pratica e culto del gongfu, a volte il gongfu è legato a manifestazioni e riti religiosi altre volte invece la pratica è portata avanti da gruppi di praticanti laici di ogni età e anche di ogni etnia, visto che in molte regioni esistono minoranze etniche che conservano una cultura diversa da quella cinese Han, come ad esempio la comunità musulmana, la comunità mongola o ancora la comunità turca.
Anche queste etnie conservano la pratica di stili di gongfu che spesso non sono altro che versioni locali di stili cinesi modificati da centinaia di anni di scambi culturali e relazioni commerciali.
Ad esempio troveremo lo stile Cha Quan per quanto riguarda la comunità musulmana, stile di gongfu molto antico di cui esiste una versione Shaolin praticata all'interno del Tempio di Henan, lo stesso vale per le altre etnie; ognuna pratica e si tramanda un qualche stile di arte marziale legato alla pratica del gongfu cinese con principi suoi o derivati da altri stili da cui si è originato.

Ed e' proprio sulle diverse tipologie di stili di gongfu e di come essi si sono originati e sviluppati che vorremmo fare chiarezza in questo articolo.
La maggior parte di praticanti crede che uno stile di gongfu debba per forza nascere da un Maestro che lo pensa, lo crea e lo diffonde tramite i suoi allievi, lo stile creato in questo modo avrà le sue tecniche, le sue forme e ovviamente i suoi principi legati al modo di combattere e fronteggiare gli avversari.
I principi di quello stile, così creato, diventano caratteristici e distintivi per quello stile in particolare e lo differenziano quindi da altri stili praticati in altre parti della Cina.

Ma questa visione della nascita degli stili di gongfu non solo è fuorviante e incompleta ma anche assolutamente inesatta per il 90% degli stili esistenti, infatti la maggior parte degli stili di gongfu si sono evoluti storicamente partendo da alcune matrici comuni presenti già intorno all'anno 100-200 a.C., senza contare l'influenza, su questi stili, derivata quasi completamente dall'India, che aveva rapporti con la Cina già dà molto prima di quel periodo e aveva pratiche marziali molto sviluppate.
Esistono testi Indiani che raccontano di pratiche marziali datate 1000 a.C. e raffigurazioni di combattimenti ritrovate in scavi archeologici confermano quelle date.
L'India ha portato in Cina moltissime conoscenze mediche ed energetiche, sul corpo umano, dando grande impulso allo sviluppo delle prime forme di gongfu e di qigong.

Non è un caso che nella tradizione del gongfu grande importanza viene da sempre attribuita alla leggendaria figura di Bodhidarma, 28° patriarca buddhista proveniente dall'India, che nel 680 d.C., dopo un lunghissimo viaggio, si stabilisce a Shaolin per insegnare il gongfu ai monaci, dando origine alle arti marziali di Shaolin e quindi a tutti gli altri stili di gongfu da esso derivati.

Si conosce per certo che esistevano già altri stili di gongfu e altre scuole, sparse per il territorio, ma sicuramente l'arrivo di Bodhidarma ha segnato la storia degli stili di gongfu in Cina.
Shaolin da quel momento storico in poi ha visto crescere la propria fama e popolarità all'interno del panorama cinese delle arti marziali e spessissimo Maestri di stili di gongfu praticati in regioni lontane cominciarono a far circolare la voce che il loro stile  aveva "parentele" o comunque "lontane origini" con gli stili di Shaolin.

Il gongfu era legato ai templi buddhisti e ai templi taoisti che facevano accompagnare le lunghe sessioni di meditazione e studio dei rispettivi testi sacri con estenuanti allenamenti fisici di arti marziali e grazie ai monaci che viaggiavano fra i templi dei vari ordini religiosi i metodi di allenamento e di combattimento si diffondevano molto velocemente.

A tutto questo si aggiungeva il fatto che i templi accoglievano viandanti e viaggiatori, spesso anch'essi depositari di una discreta conoscenza marziale, che veniva studiata dai monaci e spesso fatta propria e se lo stile era coerente e valido esso veniva aggiunto al bagaglio degli stili che venivano insegnati in quel determinato tempio, allo stesso modo i viaggiatori avevano modo di studiare il gongfu praticato nel tempio e quindi arricchire e perfezionare il proprio gongfu grazie alla disponibilità dei monaci. 

Già nel 1300-1400 d.C. i templi religiosi dove si praticava gongfu, e Shaolin in particolare, erano diventati come delle specie di università, vere e proprie accademie dove esistevano Maestri, ognuno con i propri allievi-monaci, che insegnavano uno stile ciascuno diverso e tutti insieme però condividevano i principi e le funzioni religiose del tempio.

Questo condividere le proprie conoscenze all'interno di uno stesso luogo ha dato forma a principi di insegnamento comuni, ad una didattica comune e successivamente ad una unificazione dei principi di combattimento a prescindere dallo stile di studio, per ottenere questo in moltissimi templi era già previsto un periodo di apprendistato comune per tutti gli allievi-monaci di 2 o 4 anni, in cui veniva insegnato una specie di gongfu "neutro" cioè non caratterizzato dalla visione di un particolare Maestro di uno stile e solo successivamente, in base alle caratteristiche psico-fisiche sviluppate dal monaco, i Maestri decidevano del suo destino, cioè quale stile insegnargli e quindi a quale Maestro specifico affidare la supervisione che avrebbe condotto l'allievo alla padronanza di uno stile specifico.

Parallelamente a questa realtà, praticanti di gongfu laici, modesti vagabondi o molto spesso appartenenti all'aristocrazia, avendo l'opportunità di viaggiare per le varie regioni della Cina, potevano sviluppare le loro conoscenze marziali,  ospiti di quel tempio o di qualche famiglia particolarmente gentile.

Così non era raro trovare personaggi che non padroneggiavano alcuno stile in particolare, ma riuscivano a cogliere il meglio che potevano apprendere nei loro viaggi e lo adattavano a ciò che già sapevano, col risultato che il loro stile di gongfu era un "non-stile", un ibrido che poteva unire movenze e forme anche molto diverse fra loro ma che, col fatto che venivano praticate dalla stessa persona, si amalgamavano in una unica conoscenza sincretica, sicuramente più vicina al combattimento da strada e alla difesa personale e quindi all'efficacia reale di tanti altri stili di gongfu che invece vivevano solo all'interno delle mura dei templi religiosi (ma che potevano godere di una qualità maggiore nell' allenamento e nella coerenza filosofica e didattica).

Dopo molti anni di ampliamento delle proprie conoscenze questi personaggi si ritiravano fra le montagne in qualche luogo sicuro e suggestivo e, esaminando i punti deboli e i punti di forza di ciò che avevano praticato e dopo averne ripulito e unificato i principi filosofici di base, davano vita, riunendo quindi tutte le loro conoscenze, ad un nuovo stile di gongfu.

Le leggende di gongfu raccontano spesso personaggi di questo genere, è il caso, ad esempio, della leggenda di Wang Lang, abile spadaccino e conoscitore, secondo la leggenda popolare, di 12 stili di gongfu appresi in una vita di viaggi, e, una volta ritiratosi fra le montagne e aver ripulito tutto ciò che sapeva dalle cose non utili, creò lo stile della Mantide Religiosa (Tang Lang Quan) che ha, fra le sue caratteristiche, moltissime tecniche di gambe prese dallo stile della Scimmia, principi di movimento delle spalle e delle braccia prese dal TongBei Quan, principi di spostamento del peso e del battere a terra tipiche del PiGua Quan e alcune tecniche di calci prese da altri stili specifici...e via di seguito.
Oppure la storia di Lama Adato-Jun, fondatore dell' Hop Gar (Stile Tibetano del Ruggito del Leone) che all'età di 15 anni, dopo esser diventato esperto del Qinna Tibetano, decide di lasciare il monastero e viaggiare per la Cina imparando tutto ciò che poteva del gongfu esistente e fà ritorno al monastero dopo 50 anni di viaggi ed esperienze che lo trasformarono in un guerriero di una forza ed esperienza inaudite e così fondò il nuovo stile insegnandolo ai monaci.
O ancora la storia di Wang XiangZhai, fondatore del DaCheng Quan (Pugilato del Supremo Obiettivo) che dopo aver passato anni a studiare Xing Yi, decide di studiare altri sistemi per ampliare le proprie conoscenze e comincia a viaggiare per la Cina combattendo con esperti di Shuai Jiao, Boxe, MeiHua Quan dai quali impara nuovi principi di combattimento e si fa insegnare le tecniche.

E che dire della nascita stessa del Wing Chun Kuen (Pugno della Radiosa Primavera)?
La leggendaria monaca
Wu Mei
(Ng Mui in Cantonese) arriva ad ideare lo stile Wing Chun dopo essere scampata alla distruzione del Monastero di Shaolin del Fukien, lei era una Maestra Shaolin a tutti gli effetti, conoscitrice di molti stili e padrona in particolare dello Stile del Serpente e della Gru (Shaolin He She Quan), come avrebbe altrimenti potuto creare uno stile complesso come il Wing Chun se non avesse appreso diversi altri metodi di lotta ed averne studiato i punti deboli e i punti di forza?

Si sente spesso dire che le Scuole di gongfu dove si insegnano molti stili non valgono nulla, perchè se si fanno troppe cose non se ne fa bene nessuna, che il Maestro non può padroneggiare davvero tanti stili, che alla fine l'uomo sa fare bene una sola cosa soltanto (...tutti luoghi comuni di basso livello!) la verità e che i praticanti che ragionano così danno dimostrazione solamente di grande superficialità in ciò che studiano e praticano.

Una scuola può non essere "efficace" per tanti motivi, sicuramente ogni scuola riflette le conoscenze del Maestro che vi insegna, e questo è sempre stato valido, fin dall'antichità del gongfu, in Cina come da noi; per esempio un Maestro potrebbe essere interessato a diffondere un gongfu incentrato più sulla salute e integrità fisica, magari un'altro più sulla meditazione e sviluppo interiore o perchè no, un'altro esclusivamente sull'efficacia e essenzialità dei movimenti marziali, ognuno fa sua la propria esperienza di vita e la insegna a chi vuole seguirla e condividerla e poi ci possono benissimo essere i pessimi Maestri o i Maestri che millantano capacità e doti fuori dal comune, ci sono sempre stati anche in Cina e sempre ci saranno...

Tutti i fondatori di qualsiasi stile di gongfu erano già esperti in altri stili, e proprio grazie all'analisi combinata e al confronto con altri principi sono potuti andare oltre, vedere ciò che altri non potevano vedere, creare qualcosa di originale che altrimenti non sarebbe mai esistito.

Per questo noi facciamo distinzione fra Scuole di Stile e Scuole di Metodo.

Nelle Scuole di Stile esiste un fondatore, esiste una genealogia di Maestri, che hanno mandato avanti la tradizione senza inserire nulla o perlomeno limitandosi dal fare modifiche al bagaglio tecnico di partenza e così facendo quelle tradizioni sono sopravvissute fino ai giorni nostri, con principi univoci, distintivi e caratteristici di quello stile in particolare.
In queste scuole si conosce bene la storia del fondatore e dei principi che ha saputo cogliere dall'aver studiato anche altri sistemi, ma agli allievi si scoraggia il compiere imprese analoghe, li si convince che studiare un solo stile è meglio che studiarne tanti e che si rischia di disperdere le proprie conoscenze, il che da un certo punto di vista è vero, sono scelte che un allievo alle prime armi non può permettersi di fare, ma di fatto anche i Maestri successivi si limitano a trasmettere pedissequamente le stesse teorie e conoscenze, senza mai spingersi ad un confronto.

Poi ci sono le Scuole di Metodo, queste scuole per lo più religiose, hanno fatto dello scambio tecnico e del confronto reciproco fra Maestri il loro punto di forza, hanno saputo mantenere la tradizione di più stili di gongfu assieme ma sapendoli insegnare agli allievi secondo una metodologia didattica comune, le Scuole di Metodo sono nate nelle accademie, fra cui quelle militari, dove i generali erano esperti quasi sempre di 2 o 3 stili diversi di gongfu.

uando un praticante di una Scuola di Stile afferma che le Scuole di Metodo non sono efficaci, in realtà sta dicendo che, quindi, il proprio stile non vale nulla perchè sicuramente il suo fondatore avrà creato lo stile dopo aver appreso in maniera sincretica diversi altri stili e quindi, seguendo lo stesso ragionamento, dovrebbe averlo creato non avendo compreso nulla del gongfu.

Se si ammette la validità della competenza conoscitiva del fondatore in una Scuola di Stile, automaticamente, si dove dare validità conoscitiva alle Scuole di Metodo, l'unica differenza sta nel fatto che i fondatori hanno fatto del continuo confronto nella vita la propria Scuola di Metodo.

Nelle Scuole di Metodo di solito viene presentato all'allievo lo studio di numerosi stili, ogni stile conduce ad un percorso di crescita diverso, l'allievo durante il suo studio arriverà a padroneggiare 2 o massimo 3 degli stili insegnati più ovviamente avere una conoscenza generale degli altri, e questi stili non sono identici a quelli che si insegnano nelle scuole di stile, anche se ne condividono lo stesso nome, così come lo stile della Mantide Religiosa Shaolin non viene studiato allo stesso modo delle Scuole dove si pratica solo quello.

Alcuni potrebbero obiettare che in questo modo lo stile ha perso qualcosa, si è impoverito dei principi originari, ma non è così, perchè lo studio di quello stile viene affiancato ad altri principi che sono specifici di quella metodologia adottata dalla Scuola di Metodo.
L'allievo dovrà sapere (e dirlo quando ne parla...) che sta praticando, ad esempio, lo stile dell' Artiglio dell'Aquila della corrente "Shaolin" e non un'altra versione.

Di solito, per mia esperienza diretta, nelle Scuole di Metodo si formano allievi più consapevoli, più maturi e padroni delle conoscenze e della storia del gongfu e degli stili che hanno studiato.
Le loro capacità psico-fisiche sono più ampie di quelle che sviluppano gli allievi delle scuole di stile, sono più padroni delle potenzialità espresse dal loro corpo, sanno come allenarsi e secondo quali principi è più rapido ottenere questa o quella abilità, caratteristiche che difficilmente un praticante di una scuola di stile può sviluppare, non avendo mai visto la realtà sotto altre sfumature e differenze.
Inoltre nelle Scuole di Metodo gli stili insegnati, come abbiamo visto, seguono dei criteri ben specifici, gli stili sono scelti perchè tendono a completarsi a vicenda (i 5 animali Shaolin, che possono essere anche 5 stili diversi ma rappresentano sopratutto un tutt'uno integrato e coerente se studiati assieme) oppure possono rappresentare differenti qualità dell'allievo, come la flessibilità e la rapidità d'azione per uno stile o la capacità di radicamento e la forza muscolare per altri, indipendentemente da quali siano poi le specifiche tecniche insegnate.

er questo si può affermare che storicamente le Scuole di Metodo sono nate con l'intento di sviluppare una consapevolezza armonica del praticante mentre le Scuole di Stile sono nate unicamente per trasmettere un' insegnamento basato sulla profonda devozione e rispetto per le idee del fondatore, giuste o sbagliate che siano (non ci si pone proprio il problema!).
E' difficile che in una Scuola di Metodo ci sia appesa alla parete la foto di qualche fondatore, ma agli allievi vengono raccontate e trasmesse le gesta degli "eroi" che hanno fatto la storia di quella Scuola.

Una delle più famose Scuole di Metodo è stata la Jing Wu Men Pai, la Scuola di gongfu creata a Shangai dal famoso Maestro Huo Yuan Jia (interpretato meravigliosamente da Jet Li nel film Fearless) chiamando a raccolta i Maestri degli stili più famosi di gongfu di inizio '900, Tang Lang Quan, Ying Zhua Quan (Pugno dell'Artiglio dell'Aquila), TaiJi Quan (Pugno del Principio Supremo) ecc, li riunì e disse loro che il suo sogno era creare una accademia dove gli allievi, una volta completati un quadriennio di base comune, potevano essere indirizzati allo studio degli stili a loro più idonei, i Maestri dettarono i principi e i metodi di allenamento,  crearono forme nuove per questo scopo, uniformarono e integrarono i rispettivi metodi didattici per permettere un apprendimento migliore, più veloce e più efficace.

La Jing Wu Men Pai fu un incredibile punto di riferimento per lo studio del gongfu nel sud Cina, e ancora oggi i suoi programmi di studio sono copiati da numerose altre scuole di gongfu sia cinesi che europee, in quella Scuola si formarono e uscirono moltissimi Maestri importanti e successivi capiscuola, che tramite stage e scuole succursali locali hanno contribuito alla diffusione degli stili di gongfu in Europa.

<< La Tradizione è custodia del Fuoco e non adorazione della cenere! >>
                                                                                                                           Gustav Mahler (1860 - 1911)

Centro Studi Gongfu Tradizionale
Gruppo Ricerche Storiche e Filosofiche