SHEN FA - I Metodi del
Corpo
Durante le esibizioni che, di solito agli inizi dell'estate, le scuole
di gongfu organizzano per esibire le proprie performance al pubblico,
capita spesso di notare come, durante l'alternarsi degli allievi, molti
di questi abbiano dei modi di muoversi e di condurre le tecniche in modo
molto "personale" e in assoluta disarmonia con gli altri (...e spesso anche con
se stessi) il che rende assai dubbio il metodo di insegnamento e la corretta
trasmissione degli stili che vengono presentati.
Normalmente il pubblico generico non si accorge di queste
stranezze, non essendo competente al massimo può notare
differenze di portamento, potrà commentare su alcune tecniche
pensandole "goffe" o magari semplicemente "inusuali".
Spessissimo abbiamo assistito, durante esibizioni di rilievo, ad
allievi e allieve di evidente grado avanzato (ah, che comodità le
cinture!) che barcollavano letteralmente durante posizioni di equilibrio su
una gamba o che muovevano le spalle in completa diacronia con
le anche, il tutto per portare calci e pugni ai compagni che in
quel momento si esibivano davanti a loro.
Adesso, escludendo ovviamente componenti emotive come l'ansia da
esibizione, timidezze, paura di fallire, e via dicendo, che si
possono facilmente notare da altre manifestazioni della persona,
vorrei sottolineare come in molte scuole di gongfu manchi
realmente un insegnamento di quali siano i principi di movimento
che dovrebbero accompagnare l'allenamento degli allievi, sia
durante le lezioni con il maestro sia, cosa più importante,
durante l'allenamento "a solo", quando cioè l'allievo
da solo magari a casa o
al parco, allena il proprio gongfu.
Risulta quindi necessario e indispensabile che all'allievo
vengano chiariti e trasmessi il prima possibile, compatibilmente
con il suo ritmo di apprendimento, i principi di movimento
propri dello stile che sta studiando e che, presumibilmente, lo
accompagneranno negli anni a venire, durante tutto lo studio del
suo gongfu.
Ogni stile di gongfu, quale che sia, ha sviluppato nel corso dei
secoli una esperienza di insegnamento dal quale un Maestro non
può esimersi, a meno che non sia uno di quei maestri
improvvisati, con un attestato rilasciato per corrispondenza,
non è possibile ignorare il patrimonio di esperienze che lo
stile ha accumulato in fatto di insegnamento agli allievi,
durante i secoli; in questo bagaglio sono inclusi gli errori più
comuni che gli allievi fanno e potrebbero fare in determinate
occasioni, sono inclusi i consigli, gli esercizi correttivi e
infine, importantissimi, tutti i principi di movimento, di
allenamento, di combattimento presenti nello stile di gongfu che
si sta insegnando.
Poichè questo articolo è puramente introduttivo alla questione
che stiamo portando alla luce, ci limiteremo a dire, in maniera
sommaria, che i principi di un qualsiasi stile di gongfu possono
essere suddivisi in 3 tipologie: principi di allenamento,
principi di comportamento e principi di combattimento.
Senza entrare, quindi, troppo nei dettagli della questione,
analizziamo per un attimo i principi di allenamento.
Questi sono suddivisi in ulteriori tipologie, infatti fra i principi
di allenamento troviamo quelli che sono i principi di movimento
dello stile, poi i principi
estetici e infine i principi di allenamento
veri e propri.
Movimento e allenamento non sono la stessa cosa!
Per principi di movimento si intendono tutte quelle accortezze,
anatomiche e fisiologiche, che ogni allievo che pratica uno
stile deve sempre tenere a mente e che deve sempre rispettare,
senza alcuna deroga, pena il danneggiamento più o meno grave del
suo stesso corpo.
Ad esempio, spessissimo mi capita di vedere praticanti, e anche
maestri, che eseguono (..e purtroppo insegnano!) la posizione
del gongbu (posizione dell'arciere)
con i piedi molto distanziati e a "L", cioè con la punta del
piede dietro verso l'esterno e la punta del piede davanti
esattamente in posizione frontale, a 90° rispetto a quella
dietro (da cui il nome a L).
L'errore più grande è fisiologico, e su entrambi i piedi, quello
dietro infatti, corrispondente alla gamba tesa (chiamata di
supporto all'arco) impone, in questo modo, ai tendini della
caviglia di restare in torsione estroflessa, finchè la posizione
è mantenuta statica va più o meno tutto bene, ma se questa viene
sfruttata durante uno spostamento con repentino cambio di peso,
o peggio ancora, per resistere ad un colpo dell'avversario ecco
che su quel tendine in torsione carichiamo magari 50-60 kg di
peso!
Quel tendine è destinato ad un continuo logorio che
inevitabilmente lo porterà a danneggiarsi irreparabilmente.
Ma come dicevamo il danno è su entrambe la gambe, infatti anche
la gamba davanti deve sopportare un bel carico, ma essendo
quella piegata, la tensione non sarà a livello della caviglia ma
del ginocchio, infatti mantenendo il piede in posizione
perfettamente allineata frontalmente il menisco fa da "muro"
alla pressione del liquido sinoviale che viene compresso in
avanti, tanto più la posizione sarà larga in avanti tanto più
sarà alta questa pressione. |
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Anche qui, finchè la posizione viene mantenuta statica più o
meno tutto bene, ma durante gli spostamenti (sopratutto quando
si deve indietreggiare con forza!) la capsula sinoviale può
infiammarsi a causa della continua pressione longitudinale ed
ecco che cominciano i primi dolorini al ginocchio! Dopo 3-4 anni di pratica il ginocchio si butta via!
Questa descrizione serve per far comprendere quanto sono
importanti i principi di movimento da adottare continuamente
durante l'esecuzione dei passi e degli spostamenti.
Esistono accortezze analoghe da studiare e tenere a mente per
ogni singola posizione di gongfu, mabu, xiebu, dulibu, fengbu e
via dicendo.
Tutti questi principi vengono chiamati, tradizionalmente,
SHEN
FA che letteralmente significa "I Metodi del Corpo".
In realtà "Shen Fa" è la contrazione di SHEN DONG FANG FA (身動方法), la cui
traduzione completa è "I Metodi di Movimento del Corpo"
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All'interno degli Shen Fa troviamo tutti i principi di movimento
propri dello stile (in altri stili l'insieme dei principi può
avere nomi diversi a seconda della regione della Cina dove è
nato lo stile di gongfu che si studia o dal suo periodo
storico), per quanto riguarda lo Shaolin , ad esempio, troviamo
tutte le accortezze di natura medica (anatomica e fisiologica)
da prendere sempre in considerazione come pure i principi di
movimento interni.
Infatti spesso ci si dimentica che il corpo umano è un tutt'uno
connesso, con parti completamente interagenti con le altre e
reciprocamente relazionate, per cui praticare una serie di
esercizi in una determinata sequenza piuttosto che in un'altra
produce effetti completamente differenti!
Così come per cucinare una ricetta non basta sapere quali sono
gli ingredienti da usare e in quali quantità, ma serve conoscere
il preciso ordine in cui trattarli, così per un allenamento sano
e che possa dare buoni frutti non basta sapere solamente i
singoli principi di movimento e la loro importanza reciproca ma
bisogna anche sapere in che modo si relazionano fra di loro. Il corpo umano è formato da molteplici sottosistemi, ad esempio
il sistema formato dal torrente sanguigno che bagna e irrora con
le sue sostanze nutritive ogni singola cellula del corpo, oppure
connesso ad esso esiste il sistema linfatico, che trasporta i
materiali di scarto depurati dal flusso sanguigno, poi abbiamo
vari sistemi neurologici (simpatico e parasimpatico),
ghiandolari (endocrini e esocrini) e infine energetici che
permettono agli organi di funzionare correttamente coordinando
alla perfezione tutti gli altri sistemi. |
Ecco che se andiamo, con determinati esercizi, a toccare uno
qualsiasi di questi sottosistemi, per connessione andremo a
smuovere anche gli altri sottosistemi direttamente connessi ad
esso, in una catena di relazioni che bisogna conoscere almeno
in quelli che sono i loro principi generali.
Non per caso moltissimi grandi Maestri di gongfu del passato
erano medici, agopuntori, erboristi o comunque scienziati del
tempo, e in alcuni casi hanno voluto trasmettere le loro
conoscenze all'interno degli stili di gongfu che praticavano e
insegnavano agli allievi, lo hanno fatto creando delle sequenze
di esercizi, forme anche in questo caso, ma non per lo scopo di
sviluppare tecniche marziali, ma per allenare e trasmettere i
corretti principi e metodi di movimento.
Sono nate così diverse sequenze, molte sono andate perdute nei
millenni, altre si sono conservate e sono giunte fino a noi,
migliorate di Maestro in Maestro e nella nostra Scuola sono
considerate dei veri gioielli di conoscenza donatici dai Maestri
del passato.
Praticare queste sequenze, senza conoscere i principi che ci
sono dietro, è ancora possibile, il danno è limitato, ci si
limita a farle, bene si spera, e solo con la ripetizione si
possono ottenere discreti risultati, ma ovviamente, studiarle
per estrapolarne i principi e praticarle mettendoli
concretamente in atto è tutt'altra cosa!
Insegniamo agli allievi ad affascinarsi di fronte a questi studi
e a trattare sempre con rispetto e devozione queste sequenze,
studiarle da una soddisfazione enorme poichè di fronte
all'allievo si apre un mondo di concetti e rappresentazioni da
un
passato ormai dimenticato, ma che si cerca di comprendere e di
rendere attuale.
Nella nostra Scuola sono diverse le sequenze di Shen Fa che si
studiano, tra queste abbiamo:
-
Dong Tian Jing
(Sequenza del Cielo Invernale)
-
Xia Tian Jing
(Sequenza del Cielo Estivo)
-
Ba Duan Jing (Sequenza degli
Otto Pezzi di Broccato)
-
Yi Jin Jing
(Sequenza del Mutamento dei Tendini)
-
Xi Sui Jing
(Sequenza per la purificazione del Midollo)
Per questo gli Shen Fa sono la prima cosa che viene studiata nel nostro
Sistema, e accompagneranno ogni allievo durante la sua pratica anche nelle
tappe successive di apprendimento, da quando inizia a studiare le posizioni
di base fino allo studio delle forme più complesse.
Chi pratica gongfu rispetto a chi pratica boxe o altri sport da
combattimento ha, e deve avere, una aspettativa di salute nella pratica
della disciplina molto lunga, Maestri cinesi arrivano tranquillamente a
80-90 anni praticando ancora il loro gongfu fin da quando erano bambini,
praticano con forza e vigore, dimostrando una elasticità e robustezza
articolare che per loro è una assoluta normalità.
Il gongfu in un'epoca come la nostra, dove non è più necessario rischiare la
vita e la morte in combattimento, come accadeva invece un tempo, deve
mostrare tutta la sua conoscenza e profondità permettendoci di vivere in
salute e sviluppando al contempo tutte le abilità che lo hanno reso la più
vasta e complessa arte marziale al mondo.
Centro Studi Gongfu Tradizionale
Gruppo Ricerche Storiche e Filosofiche
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